Usa gli antibiotici in modo corretto!

antibioticiL’Italia è uno dei paesi europei in cui la situazione è più critica, per quanto riguarda la resistenza batterica agli antibiotici: secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità quasi la metà degli italiani che assume un antibiotico lo fa senza la necessaria  prescrizione medica.

In Italia la percentuale di chi usa antibiotici in caso di influenza e raffreddore, è altissima. In assenza di complicanze particolari, questi due disturbi sono di origine virale, e gli antibiotici (che agiscono solo sui batteri) sono perciò totalmente inutili ed inefficaci.

Negli anni ’40 alcuni scienziati ricevettero il premio Nobel per avere sconfitto con gli antibiotici molti dei batteri che fino ad allora procuravano gravi malattie.  Ma nel giro di poco più di settant’anni ci siamo dimenticati di come le cose fossero prima dell’avvento degli antibiotici. E se i batteri oggi conosciuti smetteranno di reagire agli antibiotici perché si saranno adattati ad essi, la situazione per noi potrebbe tornare quella del medioevo, quando si moriva anche per piccole infezioni.

In un mondo senza antibiotici anche un ascesso dentale potrebbe diventare mortale ed estrarre un dente o inserire impianti odontoiatrici risulterebbero manovre assai pericolose.

Il responsabile di questa situazione è il meccanismo della selezione naturale, che consente agli organismi di evolvere e di adattarsi sempre più all’ambiente circostante. Lo stesso meccanismo per il quale le giraffe oggi hanno il collo lunghissimo: un tempo, infatti, le giraffe avevano tutte il collo corto, ma nel corso di migliaia di anni di evoluzione capitava ogni tanto che ne nascesse qualcuna con il collo più lungo.
Grazie a questo, questi esemplari di giraffe avevano la possibilità, oltre che di brucare l’erba dal terreno, anche di nutrirsi mangiando le foglie sui rami degli alberi, e poiché l’erba rasoterra finiva presto per la concorrenza di altri erbivori, le giraffe con il collo lungo finirono per mangiare di più, sopravvivere meglio e riprodursi altrettanto bene, a scapito delle giraffe del collo corto che, secolo dopo secolo, gradualmente si estinsero. La difficoltà ambientale seleziona sempre la specie che meglio si adatta alla situazione!

Per i batteri è valido lo stesso meccanismo: i batteri sensibili muoiono quando entrano in contatto con gli antibiotici, mentre i batteri resistenti sopravvivono e continuano a moltiplicarsi, potendo così trasmettersi e causare infezioni anche in altre persone che non hanno fatto uso di antibiotici.

Pertanto un utilizzo indiscriminato ed ingiustificato di antibiotici sempre più potenti fa sì che l’evoluzione selezioni naturalmente soltanto quei ceppi batterici che possono resistere ad essi, eliminando gli altri.

Questo innesca un circolo vizioso per cui, per combattere i batteri resistenti bisogna trovare molecole di antibiotico sempre più potenti, che selezioneranno batteri sempre più resistenti.

Per questo motivo vi sono alcune regole da adottare in caso di assunzione di antibiotici. Queste sono:

  • Non cercare mai di acquistare antibiotici senza una prescrizione medica.
  • Evitare di interrompere anticipatamente la terapia rispetto a quanto prescritto dal medico.
  • Non conservare mai un antibiotico in vista di un suo uso futuro.
  • Non assumere mai antibiotici avanzati da precedenti cure.
  • Non condividere mai con altre persone antibiotici rimasti inutilizzati.
  • Gli antibiotici non utilizzati devono essere consegnati al farmacista per lo smaltimento.

Il CED (Council of European Dentists), l’associazione che rappresenta quasi 350 mila dentisti dell’Unione Europea, ha emesso un DECALOGO:

  1. I dentisti dovrebbero acquisire consapevolezza delle implicazioni dell’uso inappropriato degli antibiotici.
  2. Una prescrizione responsabile renderà possibile preservare l’efficacia dei farmaci antibiotici per le situazioni in cui sono realmente richiesti.
  3. Se il numero delle prescrizioni in odontoiatria sarà ridotto, la selezione di ceppi batterici resistenti avverrà con meno frequenza.
  4. Quando la prescrizione degli antibiotici è indicata, la scelta del tipo di antibiotico e la posologia devono essere ottimizzati, al fine di ottenere un risultato terapeutico efficace e di evitare il prodursi di resistenze.
  5. I dentisti dovrebbero compiere ogni sforzo possibile per prevenire la trasmissione crociata di batteri resistenti.
  6. È importante che anche la popolazione generale comprenda l’importanza di restringere l’utilizzo degli antibiotici ai casi in cui infezioni gravi lo richiedono.
  7. Raggiungere livelli bassi e appropriati di prescrizioni di antibiotici può rappresentare una sfida per i dentisti, a causa della pressione esercitata dai pazienti, ma è necessario affrontarla consapevolmente.
  8. Gli antibiotici non dovrebbero essere messi in vendita attraverso Internet a persone non autorizzate.
  9. I dentisti devono supportare i miglioramenti nella conoscenza e nella comprensione della antibiotico-resistenza informandosi attivamente e acquisendo i dati scientifici in merito.
  10. I dentisti devono incoraggiare gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di nuovi farmaci e assicurarsi che vengano immessi tempestivamente sul mercato.

LO STUDIO ODONTOIATRICO SOMAZZI HA DECISO DI ADERIRE AL DECALOGO CED PER AIUTARE I PROPRI PAZIENTI A DIFENDERSI DALLE ANTIBIOTICO-RESISTENZE.